BIOGRAFIA
GIOVANNI NERVO (1918-2013)

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INFANZIA E FORMAZIONE
- Nascita a Casalpusterlengo nel 1918 e origini familiari
- Ingresso nel Seminario diocesano di Padova
- Ordinazione sacerdotale nel 1941
Giovanni Nervo nasce il 13 dicembre 1918 a Casalpusterlengo (LO), dove la famiglia, originaria di Solagna (provincia di Vicenza, diocesi di Padova), era profuga a causa della guerra. Secondogenito di Sebastiano e Teresa; fratello di Anna, più grande di quattro anni. Il padre, che è militare, riesce con una licenza speciale ad essere presente al suo battesimo, ma dopo qualche giorno muore.
A 13 anni entra nel Seminario diocesano di Padova, dove compie tutti gli studi. Viene ordinato sacerdote a Padova il 6 luglio 1941 dal Vescovo Carlo Agostini, insieme ad altri 26 compagni di seminario.
PRIMI INCARICHI E IMPEGNO NELLA RESISTENZA
- Vicerettore del Collegio Barbarigo (1941-1945)
- Partecipazione alla Resistenza padovana dopo l’8 settembre 1943
Dal 1941 al 1945 è vicerettore del Collegio Barbarigo di Padova.
Dopo l’8 settembre 1943 si impegna attivamente nelle file della Resistenza padovana.
RUOLO NELL’AZIONE SOCIALE E EDUCATIVA
- Assistente provinciale delle Acli (1945-1950)
- Insegnante di religione all’Istituto «Calvi» (1946-1963)
- Cappellano di fabbrica con l’ONARMO (1950-1963)
- Fondazione della Scuola Superiore di Servizio Sociale di Padova (1951)
- Coordinatore nazionale delle Scuole di Servizio Sociale dell’ONARMO (1963-1965)
- Fondazione della Fondazione Zancan (1964)
Dal 1945 al 1950 è assistente provinciale delle Acli, a Padova.
Dal 1946 al 1963 insegna religione presso l’Istituto di ragioneria «Pier Fortunato Calvi» di Padova.
Dal 1950 al 1963 è cappellano di fabbrica con l’ONARMO (Opera nazionale Assistenza religiosa e morale agli operai), istituita da mons. Ferdinando Baldelli.
Nel 1951 istituisce la Scuola Superiore di Servizio Sociale di Padova che dirige fino al 1971.
Dal 1963 al 1965 è coordinatore nazionale delle Scuole di Servizio sociale dell’Onarmo.
Nel 1964, con mons. Pasini e altri docenti della Scuola di Servizio Sociale di Padova, fonda un Centro di studio, ricerca e formazione nel settore delle politiche sociali e dei servizi sociali e sanitari; il Centro è istituito con la veste giuridica di Fondazione, intitolata a Emanuela Zancan, vice direttrice della Scuola di Servizio Sociale di Padova morta nel novembre 1963. Ricopre la carica di presidente dal 1964 al 1997. Sostituito nella carica di presidente da mons. Giuseppe Benvegnù-Pasini, continua fino alla fine la collaborazione con la Fondazione, nominato dal Consiglio di amministrazione «presidente onorario».
MINISTERO PASTORALE E IMPEGNO NELLA CARITAS
- Parroco a S. Sofia di Padova (1965-1969)
- Fondazione della Caritas Italiana e ruolo di presidente (1971-1976)
- Vicepresidenza Caritas Italiana (1976-1986)
- Promozione del volontariato e della giustizia sociale
Dal 1965 al 1969 è parroco nella Parrocchia di S. Sofia a Padova.
Il 2 luglio 1971 la Conferenza episcopale italiana istituisce la Caritas italiana, «organismo istituito dalla Cei per favorire l’attuazione del precetto evangelico dell’amore nella comunità ecclesiale italiana in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, con particolare attenzione alle persone e alle comunità in situazione di difficoltà» e incarica mons. Nervo di organizzarla.
Nella Caritas Italiana riveste la carica di presidente dal 1971 al 1976 quando, a seguito di una modifica dello statuto, la carica di presidente viene assunta da uno dei Vescovi vicepresidenti della Cei; mons. Nervo diventa quindi vicepresidente e vi rimane fino al 1986.
Come responsabile nazionale della Caritas, mons. Nervo, insieme a mons. Pasini, si adopera per uscire da una prospettiva assistenziale ed entrare in una prospettiva di condivisione, partecipazione e promozione della giustizia sociale. Promuove perciò nuove competenze nell’area delle professionalità socio-educative e nell’area del volontariato di impegno sociale, con iniziative formative e con la sperimentazione di soluzioni originali favorenti lo sviluppo di comunità, come ad esempio in occasione del terremoto in Friuli nel 1976.
Per vari anni è presidente del Comitato nazionale di volontariato di protezione civile presso il Dipartimento della Protezione civile.
RICONOSCIMENTI E ULTIMI ANNI
- Parroco a S. Sofia di Padova (1965-1969)
- Fondazione della Caritas Italiana e ruolo di presidente (1971-1976)
- Vicepresidenza Caritas Italiana (1976-1986)
- Promozione del volontariato e della giustizia sociale
L’8 dicembre 1986 il vescovo di Padova, mons. Filippo Franceschi, lo nomina canonico del Capitolo della Cattedrale di Padova, col titolo dei Santi Fermo e Rustico.
Lasciata la Caritas Italiana, di cui rimane componente a vita del Consiglio nazionale, dal 1986 al 1991 è coordinatore per i rapporti Chiesa-territorio, nella segreteria generale della C.E.I.
Tornato in diocesi, dal 1992 al 2012, su incarico del Vescovo Filippo Franceschi, è coordinatore per i rapporti Chiesa-Istituzioni-Territorio nella Diocesi di Padova.
Nel 1994 è insignito dell’onorificenza di «Padovano eccellente».
Nel 1999 riceve dal Comune di Padova il «Sigillo della Città di Padova».
Il 13 novembre 1996 riceve la laurea honoris causa in Economia e commercio dall’Università degli Studi di Udine per il prezioso lavoro fatto, come Caritas, con il volontariato, in occasione del terremoto del 1976 in Friuli.
Il 1 dicembre 2003 gli viene conferita la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione dall’Università di Padova, per il suo forte impegno nell’azione sociale dei servizi alla persona e per la formazione degli operatori del settore.
Con delibera del 21 dicembre 2003 l’amministrazione comunale di Solagna lo nomina «Cittadino benemerito».
Il Comune di Casalpusterlengo gli conferisce il Premio Pusterla 2007.
Nel 2008 è insignito dal Comune di Padova del «Premio speciale riservato a grandi personaggi che hanno speso i loro anni al servizio dell’umanità, nell’ambito della sesta edizione del «Premio internazionale S. Antonio».
Muore il 21 marzo 2013 presso l’Opera della Provvidenza di Sarmeola (Padova).

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